Tematica Rettili

Chamaeleo chamaeleon Linnaeus, 1758

Chamaeleo chamaeleon Linnaeus, 1758

foto 19
Foto: Nanosanchez.

Phylum: Chordata Bateson, 1885

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Reptilia Laurenti, 1768

Ordine: Squamata Oppel 1811

Famiglia: Chamaeleonidae Rafinesque, 1815

Genere: Chamaeleo Laurenti, 1768


itItaliano: Camaleonte comune, Camaleonte mediterraneo

enEnglish: Common Chameleon

frFrançais: Caméléon commun

deDeutsch: Gewöhnliches Chamäleon

spEspañol: Camaleón común

Descrizione

Non ha sottospecie, è monotipico. Sono però presenti variazioni di colore e dimensione tra le popolazioni. Ad esempio, gli individui di Israele sono i più piccoli, mentre i più grandi vivono in Tunisia e Algeria. Inconfondibile nella stragrande maggioranza del suo areale. Il colore della sua pelle è determinato dall'ambiente e dalla temperatura circostanti ed è capace di improvvisi mutamenti. Generalmente è verde, più chiaro la notte. Trascorre gran parte del suo tempo arrampicandosi sui cespugli, aggrappandosi ai rami con la coda e con le zampe modificate (le dita di ciascuna zampa sono formate da due artigli prensili). Misura da 9 a 17 cm, più 12-14 di coda. Il maschio è poco più grosso della femmina. Quest'ultima depone nella tarda estate 30-40 uova, che si schiuderanno la successiva primavera. Vive fino a 20 anni, il record in cattività è 22 anni, ma in genere vive 12-13 anni. Prevalentemente insettivoro, caccia farfalle, zanzare, libellule e cavallette. Talvolta si nutre anche di ragni, scorpioni e di altri aracnidi. I maschi piiù grandi cacciano però anche piccoli vertebrati, quali sauri, topi e giovani uccelli. La preda è puntata da lontano, catturata con la lingua viscosa e ingoiata intera. Dopo il pasto rimane immobile a digerire la preda. Avendo un metabolismo molto lento, il camaleonte ha bisogno di mangiare pochi insetti al giorno.

Diffusione

Nord Africa e Sudest asiatico ma è anche presente in Europa, anche se molto frammentario: popolazioni consistenti si hanno nella Penisola Iberica, in Sicilia (dove pare sia stato introdotto in tempi storici), probabilmente anche in Salento, Sardegna, delta del Po e Friuli, e a Creta. Il camaleonte comune si trova anche sul Bosforo, mentre le segnalazioni in ex Jugoslavia dovrebbero essere dovute a individui scappati dalla cattività. A proposito di questo, è da ricordare che da pochi anni non è possibile, in Italia, tenere un camaleonte senza permesso poiché protetto dalla legge. In Italia i principali avvistamenti di camaleonte sono concentrati a Taranto, storico porto della Magna Grecia, ma anche a Nardò: gli esemplari sono stati forse introdotti da Creta, dopo l'eruzione di Santorini e l'occupazione achea. Presenze abbastanza accertate sono quelle in Sicilia e Sardegna. Come si vede sull'erpetologia di Arnold & Burton: “Il camaleonte comune (Chamaeleo chamaeleon) è diffuso in Sicilia dall'inizio dell'Impero Romano: è stato introdotto in quella che allora era la Trinacria da Creta e forse dal Peloponneso, in cui ci sono opere che lo raffigurano, ma in cui non è mai stato segnalato”. In Sicilia il camaleonte è comune nel Parco dei Nebrodi e in quello delle Madonie, oltre che in varie oasi. In Sardegna i primi avvistamenti non documentati risalgono all'Ottocento, mentre il primo con foto al 1944 (un esemplare fotografato da un soldato italiano).


00065
Stato: Cyprus
00168
Stato: Spain

00573
Stato: Benin